Il mio sogno nel cassetto

"Tutto è cominciato quando ero ancora una bambina; sul marciapiede di fronte a casa, dove abitavamo con mio nonno. In quel periodo io e la mia famiglia vivevamo insieme a lui perché lui era rimasto vedovo. Mi ricordo come se fosse oggi! Lui raccontava, all’età di 84 anni, della sua vita in Italia, di quando era piccolo e della sua famiglia. Mio nonno era nato nella provincia di Rovigo, nella cittadina di Taglio del Po. Quando aveva solo otto anni lui e tutta la sua famiglia si erano trasferiti in Brasile, partendo dal porto di Genova, alla ricerca di una nuova vita; avevano fatto un lungo viaggio di due lunghi mesi attraversando l’Oceano Atlantico. Lui all’età di 18 anni è dovuto rientrare in Italia per il servizio militare. Ma aveva preso una malattia, prima di partire dal Brasile, chiamata “febbre gialla”. Quando arrivò in Italia nel porto di Napoli, aveva pochi soldi ed era malato. Un signore che vendeva pesci gli regalò un pesce crudo e mio nonno lo mangiò, per la fame che aveva. Ma in Italia non conoscevano la malattia che mio nonno aveva e non lo presero per fare il servizio militare. A questo punto, dopo tanti sacrifici, riuscì a ritornare in Brasile, ma nella bella Italia non è tornato mai più, né lui né la sua famiglia. Io ascoltavo le sue storie, avevo solo l’età di sei anni. Ogni pomeriggio mio nonno si sedeva sulla sua sedia nel marciapiede di fronte a casa sua ed io giocavo a fare castelli nella sabbia e, sognando ad occhi aperti, dicevo:

«Caro nonno, anche io un giorno andrò in Italia, vedrai…» Ora sono passati tanti anni, sono qua a scrivere nella sua lingua di origine e vivo nel suo Paese, l’Italia, da venticinque anni… mi viene voglia di piangere. Credo che dove mio nonno si trova adesso, lassù in cielo, sarà contento ed orgoglioso di me, perché il sogno nel cassetto della sua nipotina si è realizzato." 

Tratto dal libro