ALTRO GIRO, ALTRA CORSA

Un viaggio emozionante, lungo venti anni, che porterà il lettore in una Milazzo che solo i più grandi ricordano: dalla Sena alla via Cumbo Borgia, dove scopriremo vecchi amici, e ancora in via Umberto I, per incontrare persone care e gente semplice, ci sposteremo in marina Garibaldi, per ammirarne la bellezza, le aiuole fiorite, le reti dei pescatori stese ad asciugare. Ci spingeremo fino a Vaccarella, per conoscere i suoi abitanti.

Nel vecchio ospedale ci pare di rivedere il prof. Pracanica, aggirarsi fra corridoi, stanze, sala operatoria, con al seguito tanti giovani medici che continueranno nel tempo la sua opera; mentre fuori la folla di curiosi amplifica le diagnosi di chi arrivava al pronto soccorso!

Saliremo al Borgo, sede di battaglie fra ragazzi dell’epoca, e torneremo delusi per non aver potuto vivere la prima avventura da Vanda…  Scenderemo abbasciu,  verso il porto, quindi fino al Mulino, e poi verso la vecchia stazione ferroviaria, cuore pulsante della Milazzo di un tempo.

Ci spingeremo ad Acqueviole, per rivivere, nei racconti di una bambina, la vita semplice di chi arrivava a Milazzo per far realizzare il sogno industriale: erano i trasferisti, i continentali, la maggior parte provenienti dall’Emilia Romagna. Ci insegnarono come costruire tubazioni e serbatoi, contribuirono ad arrestare il fenomeno migratorio invertendo la tendenza, rimasero a Milazzo perché affascinati dalla bellezza della nostra terra.

Con il sogno industriale, vedremo nascere su campagne, orti e giardini la città nuova, la Milazzo che tutti oggi conosciamo: ci attende un prete di frontiera, don Peppino Cutropia, in mezzo ad una moltitudine di ragazzi cresciuti attorno alla nuova parrocchia del Sacro Cuore…  e via di corsa verso San Papino, la grotta Polifemo ed il Tono, fino a tornare in piazza, con una sosta al Bar Castelli, affollato di clienti in tutte le ore del giorno. Ascolteremo il vociare della pescheria e del mercato coperto, rivedendo volti noti.

Dall’atrio del Carmine al Circolo Diana sono poche decine di metri. E giunti lì, rivedere l’avv. Sibilla, che puntò su uno sport ed altre iniziative per far decollare Milazzo in campo turistico…

Lungo il viaggio, incontreremo il dott. Peppino Fogliani e l’avv. Giambattista Impallomeni,  Sindaci di quegli anni; Giovanni Camarda, il Conte Ottaviano, don Pasquale Cannistrà, Nino Caragliano in arte Cilindro, Ciccio Torre, le maestranze del Mulino LO PRESTI, il dott. Peppino Isgrò e i suoi atleti, don Biagio La Spada, e ancora un giovane Enzo Messina in compagnia del padre, don Vincenzo; don Peppino Trusiano e tanti ragazzi, parecchi dei quali andati via per sempre, che sono stati amici di infanzia, compagni di scuola e di giochi, i loro genitori, le loro famiglie, le loro storie.

Altro giro, altra corsa… così diceva l’omino della giostra! Due persone in macchina… ma nei nostri ricordi possiamo farne salire di più…