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Il Circomare Lipari

Autore: Giovanni Buccigrossi

Categoria: Storia


Qual era in passato l’organizzazione portuale nell’Arcipelago Eoliano che vigilava sugli scali marittimi nelle quattro età storiche (antica, medioevale, moderna e contemporanea)?

Da quanto tempo esiste a Lipari una tale “Istituzione” che garantisce il regolare svolgimento delle attività marittime?

Chi sorvegliava le coste di queste Isole che sono state teatro di importanti battaglie navali?

Chi prestava i primi soccorsi alle navi in difficoltà che si trovavano a navigare in questi mari?

Ponendomi queste domande negli anni ho avuto l’idea di raccogliere informazioni e notizie utili per cercare di inserire, nelle varie epoche della comunità Eoliana, la storia dell’Ufficio Circondariale Marittimo - Guardia Costiera - di Lipari più comunemente chiamato “Il Circomare”.

Il testo proposto, seguendo in generale anche l’evoluzione del Corpo delle Capitanerie di Porto, ripercorre la storia dell’Amministrazione Marittima Eoliana nel contesto e nelle vicende dell’Isola di Lipari. La ricerca eseguita inizia già dalle prime civiltà che hanno caratterizzato queste Isole ma è con la presenza dei Romani che si ha un’importante impronta di portualità. Con i normanni invece la portualità venne affidata alla Gestione Vescovile che disciplinava e monitorava il traffico navale sponsorizzando, delle volte, anche la pirateria quale unica forma di difesa costiera contro le navi nemiche.

Sebbene l’approdo di Lipari fosse gestito dal Clero, esso rimaneva integrato nel sistema portuale del Regno di Sicilia dove una potente e prestigiosa istituzione, il Maestro Portulano, garantiva la sicurezza e la funzionalità degli scali marittimi siciliani, al fine di assicurare un interesse socio-economico come il commercio del grano, di vitale importanza per l’intero Regno. Dal 1816, con il Regno delle due Sicilie, Lipari conosce il “Capitano del Porto”, figura di carattere prettamente militare appartenente alla Real Marina Borbonica ed è da questo periodo che cominciamo a conoscere alcuni nomi dei Comandanti di Porto.

Con l’Unità d’Italia e, nel 1865, con l’unificazione dei Consoli di Marina con il Corpo dello Stato Maggiore dei Porti, nasce il Corpo delle Capitanerie di Porto e quindi anche l’“Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari”.

Vengono riportate testimonianze di fine Ottocento relative all’esistenza dell’Ufficio di Porto grazie ad illustri visitatori come l’Arciduca Luigi Salvatore d’Austria e al superlativo Capitano De Albertis che hanno di fatto fotografato la vita eoliana di quel periodo.

Il Comando di porto eoliano nel ‘900 garantiva lo svolgimento dei servizi marittimi che in quel periodo andavano ad intensificarsi grazie anche all’industrializzazione della pomice che attirava numerose navi da carico, e durante il secondo conflitto mondiale oltre ad indagare sul siluramento del Piroscafo “Santamarina Salina” il Circomare continuava a garantire la sua presenza nonostante lo sbarco degli americani.

La seconda metà del Novecento vede il Circomare ristabilire i vari assetti portuali dell’isola permettendo la ripresa dei collegamenti marittimi tra le isole e la terraferma che qui sono di vitale importanza.

Grazie alle varie convenzioni internazionali, a partire dagli anni ‘70, l’opera dell’Ufficio Circondariale Marittimo cominciava a varcare i confini del porto e delle coste per intervenire direttamente sul mare con le prime unità navali assegnate che nel 1989, diventeranno parte integrante della neonata “Guardia Costiera” articolazione operativa del Corpo delle Capitanerie di Porto.

A cavallo tra il ‘900 e il 2000 il Circomare Lipari ha visto espandere le sue competenze funzionali e grazie alle politiche nazionali e comunitarie si sono intensificati la vigilanza sulla filiera della pesca, la prevenzione dell’inquinamento marino e l’attività di ricerca e soccorso.

Con il S.A.R. le unità navali assegnate a Lipari hanno potuto prestare la loro opera di soccorso, oltre che nelle acque dell’Arcipelago Eoliano, nei mari dove vengono tracciate, ormai da molti anni, le rotte della speranza che hanno visto e vedono migliaia di persone partire dal Nord Africa e dal Medio Oriente per raggiungere le coste dell’Europa. Tali missioni hanno permesso agli equipaggi della Motovedetta di Lipari di ricevere importanti riconoscimenti nazionali ed internazionali dando il giusto risalto non solo alla nostra Capitaneria ma al Corpo intero.

Nel testo si è volutamente fare cenno ai colleghi scomparsi prematuramente nonché ad alcuni militari che qui hanno svolto gran parte della loro vita lavorativa divenendo punto di riferimento non solo per i colleghi ma per il ceto marittimo eoliano in un contesto sociale e geografico non sempre facile.

Nel libro, inoltre, si è voluto dare risalto agli edifici che sono stati sede del Circomare, ricostruendone la storia e inserendo delle immagini del tempo. Ovviamente sono state riportate le unità navali che qui sono state assegnate con le principali caratteristiche tecniche pubblicate sul sito Istituzionale con le rispettive immagini.

Un capitolo è dedicato ai Capitani di Porto che si sono alternati dal 1822 riportandone un apposito elenco, ed un ulteriore spazio si è voluto riservare agli ultimi Ufficiali che qui hanno prestato servizio acquisendone ricordi e riflessioni relativi al periodo di comando vissuto a Lipari.

Il volume è arricchito con numerose immagini delle navi che sono state oggetto dei più significativi sinistri degli ultimi anni, delle unità navali della seconda guerra mondiale che nelle acque dell’Arcipelago Eoliano sono state coinvolte in battaglie navali nonché di immagini relative alla storiografia eoliana e di documentazione relativa all’istituzione del Corpo e all’inqua- dramento del personale.


Cod. ISBN: 979-12-80566-10-2

Formato Libro: 23x30

Pagine: 144

Anno di Pubblicazione: Aprile 2022


€ 30,00  (IVA incl.)




   
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