Eliana Giorli La Rosa, moglie del sindacalista Tindaro La Rosa, ma soprattutto donna che ha difeso i diritti di donne e uomini della Piana di Milazzo, dediti al lavoro stagionale della raccolta dei bianchi e profumati fiori del gelsomino, la cui "concreta" era destinata alla città di Grasse in Francia per realizzare deliziosi profumi.

Nei suoi ricordi di vita colpisce il primo ricordo della Sicilia: il viaggio dentro il traghetto vissuto con sorpresa; una sorta di rinascita ad una nuova vita che la stacca per sempre dal suo paese Natale (originaria di Poggibonsi fuori Siena) e la porta a vivere in una terra nella quale dura, rispetto ad altre zone d'Italia, era la lotta dei lavoratori. Per rivendicare i loro diritti, la giovane senese accolta prima a Messina e poi a Milazzo era rimasta colpita dai nastri rossi legati alle biciclette, non simbolo di idee socialiste, come lei pensava, ma atavico simbolo contro il malocchio!

Leggere il libro di poesie di Eliana, impreziosito dai disegni di Anna Parisi, è come immergersi in un universo nel quale la comunione con gli uomini e le cose aiuta a superare le negatività della storia e della quotidianità esistenziale e, nell'alternarsi di dolori e gioie, ad amare la vita.

Graziella Giorgianni