«Nel vasto mare della poesia alza la vela anche la navicella di Francesco De Natale, giovane e impavido nocchiero che governa con mano salda il timone, sia che il vento impetuoso della storia sprigioni onde vorticose sia che l’immota superficie dell’acqua diventi specchio che riflette il turbamento dell’io, scisso, sempre proteso alla ricerca di senso, ora rotta verso la sicurezza del porto, ora vertigine d’abisso.

È una navigazione inquieta ma conturbante questo canzoniere che già nel titolo, La caduta, adombra un itinerario dello spirito che non s’appiglia all’anelata salvezza,ma, con tormentata disillusione, volge verso la spiaggia della non corrispondenza, che, comunque, non è stasi, e quindi sconfitta, bensì pausa in vista di ancor più desiderata e possibilmente fruttuosa ripartenza.Assai significativa, al riguardo, la scena finale del vecchio pescatore aduso a sbrogliare le lenze, a scrutare l’orizzonte, pronto a prendere il largo sospinto da inesausto “doloroso amore” di verità.

Circoscrivere ad un ambito esclusivamente intimistico la cifra interpretativa di questa plaquette potrebbe apparire però riduttivo, perché la forza che essa trasmette al lettore trae alimento dalla capacità dell’autore di costruire una storia che con taglio ora popolareggiante ora musicale ora allucinatorio si risolve in un sapiente dosaggio di immagini realistiche e simboliche, arricchite da un mosaico lessicale in cui tessere dialettali si affiancano alle altre di registro alto, suggestiva combinazione di voci e colori, coralità e introspezione, così che non del viaggio di una persona si tratta, ma di una coinvolgente tensione di anime “chine sul tempo che passa da stanze fredde e cupe” che “vedono quello che più temono/ o quello che desiderano vedere, e non il vero…”.

Eppure, in ogni città del mondo si trova un bar allegro, dove ognuno cerca consolazione,magari sognando Anna, una “maestra d’arte buona”, che “ha il cuore e la luna negli occhi”, e “tra i capelli nasconde pensieri, oscuri, chiari…”.»

dalla prefazione di Filippo Russo